Il malessere psicologico al lavoro è un problema crescente che richiede attenzione immediata; con il supporto adeguato e le giuste misure preventive, è possibile mitigare gli effetti negativi dello stress lavorativo e migliorare la qualità della vita dei lavoratori italiani.
La prevenzione e il trattamento del burnout non solo favoriscono il benessere individuale, ma contribuiscono anche a creare ambienti di lavoro più sani e produttivi.
Secondo un recente studio condotto da Unobravo, il malessere psicologico legato all’ambito lavorativo è in drammatico aumento in Italia. Il rapporto rivela che l’incidenza di disturbi psicologici connessi al lavoro è cresciuta del 109,7% nel primo quadrimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo dato allarmante evidenzia come la fatica a bilanciare vita personale e professionale, la frustrazione per la mancata crescita lavorativa e altri fattori, stiano portando sempre più italiani a soffrire di stress e sindrome di burnout.
L’Impatto sui Lavoratori Italiani: Donne e i Giovani Lavoratori i Più Colpiti.
Dall’analisi emerge che le donne e i giovani lavoratori sono le categorie più colpite da stress lavorativo. Le donne rappresentano il 66,3% delle richieste di supporto psicologico, contro il 33,7% degli uomini. Inoltre, i giovani nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni costituiscono il 62,9% delle richieste, seguiti da quelli tra i 35 e i 44 anni con il 22,8%.
Il Rischio di Burnout.
La sindrome di burnout è una condizione sempre più diffusa tra i lavoratori italiani. Lo studio mostra che l’82,9% di coloro che hanno effettuato potrebbe essere a rischio di burnout, con il 61,6% a rischio elevato e il 21,3% a rischio moderato. Il burnout non solo compromette la salute mentale, ma può anche manifestarsi con sintomi fisici, influenzando negativamente la qualità della vita.
Distribuzione Geografica del Disagio.
Le Regioni Più Colpite.
Il malessere psicologico legato al lavoro è particolarmente acuto in Lombardia (27%), Lazio (10,6%) ed Emilia-Romagna (9,4%). Queste regioni, essendo tra le più popolose e dinamiche dal punto di vista economico, registrano i livelli più alti di stress lavorativo.
Le Province con Maggiori Problemi.
A livello provinciale, Milano guida la classifica con il 13,2% dei lavoratori che segnalano problemi psicologici legati al lavoro, seguita da Roma (8,2%) e Torino (4,9%). Questi dati evidenziano come le aree urbane più grandi e industrializzate siano quelle dove il malessere lavorativo si fa sentire maggiormente.