Prende sempre più piede nella beauty routine estiva di chi ama quel colorito bronzeo che sa subito di mare e di vacanza. Ma non ha la “predisposizione”, o il tempo, di andare in spiaggia ed affidarsi ai tradizionali “metodi” per ottenere una bella tintarella.
In questo articolo parliamo appunto dell’autoabbronzante, una soluzione presa in considerazione pure dalla platea maschile per raggiungere l’agognato look ambrato senza esporsi al sole e senza incorrere nei danni da esso provocati.
È infatti risaputo che i raggi UV abbiano effetti collaterali sulla pelle – specie se non si ricorre ad una protezione solare elevata – così come è noto che docce e lettini solari siano opzioni veloci ma anche nocive, potendo provocare un invecchiamento precoce della pelle, nonché macchie solari o melanomi cutanei.
Ecco allora che i prodotti autoabbronzanti possono profilarsi come la risposta ad hoc per chi ricerca un’abbronzatura sana e sicura, durante la stagione estiva in primis, ma anche durante il resto dell’anno, se non si gradisce l’inevitabile pallore invernale.
Ricchi di ingredienti nutritivi, idratanti ed emollienti, detti prodotti si sono evoluti con il trascorrere del tempo, e grazie alle formule innovative che li caratterizzano scongiurano il rischio di una pelle “effetto arancione”.
Proseguiamo allora nella lettura per saperne di più sull’autoabbronzante uomo e sui vantaggi da esso offerti, come pure sulle giuste modalità di applicazione. Così da essere in possesso di tutte le informazioni necessarie qualora lo si volesse introdurre nel proprio quotidiano.
Autoabbronzante uomo: cos’è e quale scegliere?
Un colorito omogeneo e dorato, che non richiede né “impegno” né sole, e che – dettaglio non da poco – è privo di controindicazioni: l’autoabbronzante garantisce una pelle dorata ed uniforme, evitando lunghe “sedute” su sdraio e lettini e l’esposizione ai raggi solari.
Testato e agevole nell’applicazione – come vedremo più avanti – esso ha dalla sua un’innegabile “praticità” ed “immediatezza”, a cui si uniscono la morbidezza delle texture con cui è realizzato e le accattivanti fragranze che lo caratterizzano. Una combinazione, questa, che rende l’autoabbronzante uomo apprezzato anche dai più restii e scettici a questa possibilità.
Ma cos’è esattamente l’autoabbronzante? E a cosa si deve la sua “tipica” colorazione? Presto detto: il suo effetto rappresenta il risultato della “relazione” che si instaura tra il DHA (dihydroxyacetone, un principio attivo che consente l’ossidazione chimica delle cellule superficiali dell’epidermide), l’eritrulosio (un derivato della canna da zucchero) e la cheratina presente sullo strato maggiormente superficiale della nostra pelle. L’azione del DHA avviene di solito nell’arco di 6-8 ore, laddove quella dell’eritrulosio dopo 2 giorni circa, permettendo all’effetto abbronzante di durare più a lungo.
Ma come selezionare l’autoabbronzante uomo “migliore” per sé stessi? Il self tan più indicato per le esigenze personali? Il mercato, sul punto, offre ampia disponibilità, così da consentire a ciascuno di operare la scelta che maggiormente faccia al caso proprio: crema, spray, gel, lozioni e gocce, ma anche siero o mousse, per andare incontro davvero ad ogni esigenza.
Indipendentemente dalla tipologia di prodotto scelto, fondamentale è in ogni caso adoperarne poco nelle prime applicazioni, per vedere la reazione del prodotto stesso sulla propria pelle.