Il femminicidio è un fenomeno drammatico che colpisce ogni anno migliaia di donne nel mondo, 105 nel 2023 in Italia.
Si tratta come è risaputo dell’uccisione di una donna per motivi legati al suo genere, spesso perpetrata da un partner o ex partner violento che non accetta la fine di una relazione o che vuole esercitare il suo potere e controllo sulla vittima.
Il femminicidio è l’esito estremo di una cultura patriarcale e machista che vede la donna come sottomessa e proprietà dell’uomo, e che si manifesta in forme più o meno gravi di violenza fisica, psicologica, sessuale ed economica.
L’ultimo caso che sta scuotendo l’opinione pubblica italiana è quello della povera Giulia Cecchettin, una ragazza di 22 anni uccisa a coltellate dal suo fidanzato Filippo Turetta, di 24 anni, trovata senza vita in un canalone il 18 novembre scorso.
Il giovane fidanzato, descritto dalla famiglia come un bravo ragazzo, si è poi dato alla fuga rifugiandosi in Germania, dove è stato fermato oggi, 19 novembre grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine italiane e tedesche.
Giulia Cecchettin, l’ultima vittima di femminicidio in Italia
Il movente del delitto sarebbe la gelosia e l’ossessione di Turetta nei confronti di Giulia, che aveva deciso di lasciarlo dopo una relazione di sei anni segnata da episodi di violenza e minacce.
Questo tragico fatto di cronaca ci pone di fronte alla necessità di intervenire con urgenza per prevenire e contrastare il fenomeno dei femminicidi, che non è solo un problema di ordine pubblico, ma anche e soprattutto un problema culturale e sociale
In questo senso, i media hanno una grande responsabilità ed un grande potenziale nel diffondere una cultura del rispetto, dell’empatia e della non violenza, soprattutto tra i giovani e gli uomini.
In particolare, i media (anche online) che si rivolgono alla sfera maschile possono e devono svolgere un ruolo importante nel sensibilizzare e coinvolgere i propri lettori su questo tema, offrendo informazioni, spunti di approfondimenti, testimonianze, consigli e risorse utili per prevenire e contrastare la violenza sulle donne.
In Redazione ci siamo interrogati in tal senso ed in questo articolo, vogliamo proporre alcune possibili azioni che i media rivolti all’uomo potrebbero e dovrebbero mettere in atto per contrastare i femminicidi e contribuire a creare una società più giusta e sicura per tutti e tutte.
1) Informare e formare la propria audience.
La prima azione da mettere in pratica è quella di informare e formare la nostra audience sul fenomeno dei femminicidi, fornendo dati, statistiche, analisi, spiegazioni e contestualizzazioni.
error: I contenuti del magazine online Moltouomo.it sono protetti da Copyright
AdBlocker Rilevato
AdBlocker Rilevato
Il nostro magazine online offre contenuti gratuiti (e sempre li offrirà), senza abbonamento, grazie alla pubblicazione di pubblicità da parte dei nostri ad partner.
Disabilitare il blocco della pubblicità ci aiuta nella raccolta pubblicitaria e quindi nel sostenere la Redazione ed i Copywriter.
Rimuovi l'AdBlocker per continuare la navigazione, grazie.
La Redazione