Raggiungiamo il Sindaco, il dott. Pierandrea Vanni, per conoscere meglio Sorano, luogo suggestivo e meta turistica per eccellenza e per svelare il segreto del misterioso tesoro.
Sorano è un’antica città nata nell’età etrusca nel cuore della Maremma Toscana. Aggrappata ad una rupe e scavata nel tufo, Sorano è un comune con uno dei più vasti territori del grossetano, ricco di paesaggi rupestri e di suggestive vie come quella delle cave, di amabili prodotti locali come lo stracchino, e altre produzioni casearie, di siti archeologici, di tombe etrusche, di castelli.
Pierandrea Vanni, giornalista, una intera carriera professionale vissuta nella sede centrale de “La Nazione” a Firenze, è anche responsabile delle politiche culturali di Anci, l’Associazione dei comuni, e presidente del Mcl toscano, è stato rieletto sindaco del comune di Sorano nel maggio 2019.
Sindaco, abbiamo sentito parlare del ‘misterioso tesoro’ di Sorano. Esiste davvero o è solo leggenda?
Non è leggenda ma realtà. Alcuni anni fa durante i lavori di ristrutturazione della ex chiesa di San Mamiliano a Sovana è stata ritrovata una grolla con 498 monete d’ oro che coprono quasi un secolo di storia dall’ultimo periodo dell’Impero Romano d’occidente al primo periodo di quello d’ oriente; si tratta di un tesoretto che gli esperti considerano di grande importanza per qualità e quantità. Solo una piccolissima parte, purtroppo, è esposta nel museo di San Mamiliano.
Sorano è un luogo unico, ricco di storia, natura, eccellenze culinarie…può ricordare anche lei ai nostri lettori perché una visita a Sorano è indispensabile?
Ripeto spesso che il Padre Eterno è stato fin troppo prodigo con il nostro territorio. A Sovana abbiamo la più importante Necropoli etrusca rupestre dell’Etruria. Sovana è un bellissimo borgo medievale. Poi il centro storico di Sorano importante esempio di urbanistica medievale e la poderosa Fortezza Orsini, poi ancora Vitozza la città di Pietra con le sue grotte-abitazioni e importanti resti medievali, la Rocca di Castell’Ottieri, la Roccaccia di Montevitozzo, i resti del castello di Montebuono. Il borgo rurale di Montorio e, certo non ultime, le suggestive vie Cave di Sovana e Sorano. Tutto questo e altro ancora in un ambiente incontaminato nel quale spiccano, per esempio i Cretoni di San Giovanni delle Contee l’area di Vitozza è la montagna di Montevitozzo che costituisce un uso civico.
Sig. Sindaco, sappiamo che in passato è stato protagonista di importanti progetti di amicizia con il Kuwait. Cosa le rimane oggi di quella esperienza?
Italia-Kuwait nacque a Firenze all’indomani dell’invasione del piccolo emirato del Golfo da parte delle truppe di Saddam Hussein. Ha svolto numerose iniziative di solidarietà e ha contribuito a rafforzare i rapporti di amicizia fra i due Paesi.
È direttore di una pregevole rivista di storia locale, che sopravvive ancora in forma cartacea. Come è nato questo progetto editoriale?
Storia e storie di Toscana, così si chiama la rivista, è il frutto dell’impegno di un gruppo di giornalisti e della disponibilità della Edizioni Medicea Il progetto è abbastanza semplice, proporre o riproporre eventi e personaggi che fanno parte della storia della nostra regione ma anche raccontare storie magari poco note, curiose, ma che non sono meno interessanti.>