Il risparmio e gli investimenti sono due aspetti fondamentali della gestione finanziaria delle famiglie italiane, soprattutto in un contesto di incertezza economica e sociale come quello attuale.
Oggi, 31 ottobre, Giornata Mondiale del Risparmio, ci domandiamo: come si comportano gli italiani in materia di risparmio e investimento?
Quali sono gli strumenti finanziari più utilizzati e quali le preferenze e le attitudini dei risparmiatori?
Quali sono le opportunità e le difficoltà che si presentano nel mercato finanziario italiano? Questo articolo si propone di fornire una panoramica generale sul rapporto degli italiani con il risparmio e gli investimenti, basandosi su fonti statistiche e analisi di esperti.
Il risparmio delle famiglie italiane.
Il risparmio delle famiglie italiane è una variabile che dipende da diversi fattori, tra cui il reddito disponibile, il consumo, l’inflazione, la fiducia nel futuro, le aspettative e le abitudini. Secondo i dati dell’Istat, il tasso di risparmio delle famiglie italiane nel 2022 è stato del 9,8%, in calo rispetto al 10,3% del 2021. Questo significa che le famiglie hanno destinato il 9,8% del loro reddito disponibile al risparmio, mentre il restante 90,2% è stato speso per il consumo¹. Il calo del tasso di risparmio è dovuto principalmente alla ripresa della spesa per consumi dopo il periodo di lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19. Tuttavia, il livello di risparmio delle famiglie italiane rimane superiore alla media europea, che nel 2022 si è attestata all’8,4%.
Il risparmio delle famiglie italiane ha diverse finalità, tra cui la creazione di una riserva di liquidità per affrontare eventuali emergenze o imprevisti, la pianificazione della pensione o di altri obiettivi a lungo termine, la protezione del patrimonio da eventuali perdite di valore dovute all’inflazione o alle oscillazioni dei mercati finanziari, la diversificazione delle fonti di reddito e la valorizzazione del capitale attraverso opportunità di investimento più o meno redditizie e rischiose. Il risparmio può essere suddiviso in due categorie principali: il risparmio amministrato e il risparmio gestito. Il primo riguarda i prodotti finanziari tradizionali offerti dalle banche e dalle poste, come i conti correnti, i conti di deposito, i buoni fruttiferi postali e i certificati di deposito. Il secondo riguarda i prodotti finanziari gestiti da intermediari specializzati, come i fondi comuni d’investimento, le obbligazioni, le azioni, i titoli di Stato, le forme assicurative e le criptovalute.
Gli investimenti delle famiglie italiane.
Gli investimenti delle famiglie italiane sono influenzati da diversi fattori, tra cui il livello di risparmio disponibile, le preferenze e le competenze dei risparmiatori, le caratteristiche degli strumenti finanziari offerti dal mercato, le condizioni economiche e finanziarie nazionali e internazionali, le normative fiscali e regolamentari vigenti. Gli investimenti possono essere classificati in base al grado di rischio e rendimento che comportano: gli investimenti a basso rischio e rendimento sono quelli che offrono una maggiore sicurezza del capitale investito e una remunerazione stabile e prevedibile; gli investimenti ad alto rischio e rendimento sono quelli che espongono il capitale investito a maggiori fluttuazioni di valore e offrono una remunerazione variabile e incerta. In generale, gli investimenti a basso rischio e rendimento sono più adatti a chi ha un profilo conservatore e a chi ha un orizzonte temporale breve; gli investimenti ad alto rischio e rendimento sono più adatti a chi ha un profilo dinamico e a chi ha un orizzonte temporale lungo.
Secondo i dati della Consob, gli strumenti finanziari più scelti dagli italiani nel 2022 sono stati i buoni fruttiferi postali e i certificati di deposito, scelti dal 50% degli investitori intervistati. Questi prodotti rientrano nella categoria del risparmio amministrato e sono caratterizzati da un basso rischio e rendimento. I fondi comuni d’investimento sono stati scelti dal 29% degli intervistati, con un incremento del 4% rispetto al 2021. Questi prodotti rientrano nella categoria del risparmio gestito e sono caratterizzati da un grado di rischio e rendimento variabile in base alla composizione del portafoglio. I titoli di Stato italiani sono stati comprati dal 18% dei cittadini che rientrano nell’analisi Consob, per un decremento di 6 punti percentuali rispetto ai dati del 2021.
Questi prodotti rientrano nella categoria del risparmio gestito e sono caratterizzati da un basso rischio e rendimento. Le azioni sono state scelte dal 13% degli intervistati, le obbligazioni bancarie dall’11%. Questi prodotti rientrano nella categoria del risparmio gestito e sono caratterizzati da un alto rischio e rendimento. Tra gli strumenti con percentuale di investimento più bassa si riscontrano i titoli esteri con l’8%. Questi prodotti rientrano nella categoria del risparmio gestito e sono caratterizzati da un grado di rischio e rendimento variabile in base alla valuta e al paese di emissione.
L’indagine Consob evidenzia anche un interesse particolare nei confronti delle criptovalute, scelte dal 5% degli intervistati nel 2022, con un incremento del 3% rispetto al 2021. Le criptovalute sono delle monete digitali che si basano su una tecnologia decentralizzata chiamata blockchain, che garantisce la sicurezza e la trasparenza delle transazioni. Le criptovalute rientrano nella categoria del risparmio gestito e sono caratterizzate da un altissimo rischio e rendimento, in quanto soggette a forti oscillazioni di valore in base alla domanda e all’offerta sul mercato.