L’educazione sentimentale è un tema ricorrente nella letteratura, che esplora il modo in cui i personaggi si rapportano con le proprie emozioni, i propri sentimenti e le proprie relazioni.
Spesso, l’educazione sentimentale è legata alla crescita personale, alla scoperta di sé e al superamento di ostacoli e conflitti.
Tuttavia, non sempre l’educazione sentimentale è positiva o emancipatoria. In alcune opere letterarie, infatti, l’educazione sentimentale si trasforma in una forma di violenza di genere, in cui uno dei partner esercita un potere e un controllo sull’altro, limitandone la libertà, la dignità e l’autonomia.
In questo articolo, vogliamo analizzare due esempi di opere letterarie che trattano l’educazione sentimentale in chiave critica, evidenziando le dinamiche di violenza di genere che si celano dietro le apparenze di un amore romantico.
L’educazione sentimentale di Flaubert.
Il romanzo di Gustave Flaubert, pubblicato nel 1869, narra la storia di Frédéric Moreau, un giovane provinciale che si innamora di Madame Arnoux, una donna sposata più grande di lui. Frédéric si trasferisce a Parigi per studiare e per cercare di avvicinarsi alla sua amata, ma si ritrova coinvolto in una serie di relazioni insoddisfacenti e fallimentari, sia amorose che amicali.
L’educazione sentimentale di Frédéric è un percorso di disillusioni, frustrazioni e rimpianti, in cui il protagonista non riesce a realizzare i suoi sogni né a trovare la sua identità. Frédéric è un personaggio passivo, indeciso e influenzabile, che subisce gli eventi senza reagire o prendere iniziative.
La sua ossessione per Madame Arnoux è una forma di violenza di genere, in quanto Frédéric idealizza la donna, la riduce a un oggetto del suo desiderio e non rispetta la sua volontà e la sua situazione familiare. Frédéric non ama Madame Arnoux per quello che è, ma per quello che rappresenta per lui: un’immagine di bellezza, di eleganza e di nobiltà, che contrasta con la sua vita mediocre e vuota.
L’Alchimista di Paulo Coelho.
Il bestseller di Paulo Coelho, pubblicato nel 1988, racconta la storia di Santiago, un pastore andaluso che decide di seguire il suo sogno di trovare un tesoro nascosto alle piramidi d’Egitto. Lungo il suo viaggio, incontra vari personaggi che lo aiutano a scoprire il significato della vita, tra cui l’Alchimista, un saggio che gli insegna a trasformare il piombo in oro, e Fatima, una donna del deserto di cui si innamora.
Santiago deve scegliere tra continuare la sua missione o fermarsi con Fatima, ma lei gli dice di seguire il suo cuore e il suo destino. Il romanzo è una celebrazione dell’amore universale, che trascende le barriere geografiche, culturali e religiose, e della capacità di ognuno di realizzare i propri sogni. Coelho ci mostra come l’educazione sentimentale di Santiago sia in realtà una rieducazione, una riscoperta di se stesso e del mondo, una conquista della felicità.