La violenza sessuale è un fenomeno diffuso e sistemico in tutto il mondo, che colpisce soprattutto le donne e le ragazze.
Pensate che in una ricerca dell’Istat di quasi 10 anni fa si stimava che in Italia il 31,5 per cento delle donne dai 16 ai 70 anni ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.
Tra le cause di questo fenomeno, vi è la mancanza di una cultura del consenso sessuale, ovvero la comunicazione chiara e condivisa con un partner del desiderio di partecipare o meno ad una situazione sessualmente coinvolgente, oltre che di attuare determinate pratiche sessuali.
Il consenso sessuale è un concetto di estrema rilevanza nell’attuale contesto sociale, con profonde implicazioni giuridiche e psicologiche; rappresenta la manifestazione verbale della volontà di intraprendere un rapporto sessuale e costituisce la base fondamentale per incontri consenzienti e rispettosi.
Tuttavia, spesso il consenso viene subordinato al riconoscimento e comprensione dell’insieme dei segnali verbali e non verbali ricevuti dall’altra persona e ciò comporta un aumento degli errori commessi riguardo l’interpretazione delle intenzioni del partner.
Per prevenire le violenze sessuali e promuovere una sessualità sana e responsabile, è necessario educare gli uomini al rispetto del consenso sessuale delle donne. A tal fine, proponiamo alcune indicazioni pratiche:
- Chiedere sempre il consenso prima di iniziare o proseguire un’attività sessuale, usando parole chiare e dirette, come “Ti va di fare sesso?” o “Posso baciarti?”. Non assumere mai che il consenso sia implicito o scontato, anche se si è in una relazione stabile o si è già avuto un rapporto sessuale in precedenza.
- Ascoltare attentamente la risposta dell’altra persona, senza forzarla o manipolarla. Se la risposta è negativa o ambigua, come “No”, “Non lo so”, “Forse”, “Non ora”, “Non mi sento pronta”, “Ho paura”, “Smettila”, “Basta”, rispettarla e interrompere immediatamente l’attività sessuale. Non insistere, non fare pressioni, non minacciare, non ricattare, non usare violenza o inganno. Ricordare che il sesso senza consenso è stupro.
- Rispettare il diritto dell’altra persona di cambiare idea in qualsiasi momento, anche durante l’attività sessuale. Se l’altra persona dice “No” o mostra segni di disagio, paura, dolore, tristezza, rabbia, vergogna, colpa, rimorso, interrompere immediatamente l’attività sessuale e chiedere se sta bene e se ha bisogno di qualcosa. Non giudicare, non criticare, non incolpare, non deridere, non umiliare l’altra persona per aver cambiato idea.
- Informarsi e informare l’altra persona sui metodi contraccettivi e di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, e usare sempre il preservativo o altri dispositivi di protezione. Chiedere il consenso prima di usare o rimuovere il preservativo o altri dispositivi di protezione. Non esporre l’altra persona a rischi per la sua salute o la sua fertilità senza il suo consenso.
- Comunicare apertamente e onestamente con l’altra persona sui propri desideri, aspettative, limiti, paure, dubbi, bisogni, emozioni, relativi all’attività sessuale. Ascoltare e rispettare quelli dell’altra persona, senza giudicare, criticare, incolpare, deridere, umiliare. Cercare di trovare un accordo che soddisfi entrambi, senza forzare o manipolare. Non fare o subire pratiche sessuali che non si vogliono fare o che si ritengono sgradevoli, dolorose, pericolose, degradanti, umilianti, illegali, senza il consenso dell’altra persona.
Il consenso sessuale è un diritto umano fondamentale, che tutela la dignità, l’integrità, l’autonomia, la libertà, la sicurezza, la salute, il benessere, la felicità delle persone.
Educare gli uomini al rispetto del consenso sessuale delle donne è un dovere etico e civile, che contribuisce a prevenire le violenze sessuali e a promuovere una sessualità sana e responsabile.
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