Se il Realme GT3 aveva stupito nei giorni passati gli osservatori del Mobile World Congress, prospettando una capacità di piena ricarica del dispositivo in appena 9 minuti e mezzo, a rubargli la scena è subito arrivato un altro marchio cinese, ovvero Xiaomi.
La sua ricarica a 300W, infatti, necessita di appena cinque minuti per riportare lo smartphone interessato alla piena capacità; esatto, una super ricarica cellulare al 100%.
Un dato il quale ha letteralmente lasciato a bocca aperta quanti poche ore prima si erano stupiti per il risultato conseguito dal prodotto di Realme, la cui ricarica si era però fermata ad “appena” 240W.
Il nuovo record di Xiaomi per la ricarica cellulare
Dopo Realme è stato il turno di Xiaomi, a stupire la platea del Mobile World Congress, il maggior evento di settore che si svolge ogni anno a Barcellona. Per farlo ha provveduto alla presentazione di una ricarica a 300W, grazie alla quale è possibile procedere al ristabilimento della piena capacità operativa di uno smartphone dotato di batteria da 4100 mAh in un arco temporale pari a cinque minuti. Mentre ne bastano poco più di due per arrivare ad una capacità del 50%.
Il dispositivo che è stato impiegato per la dimostrazione è un Redmi Note 12 Pro+, ma occorre anche sottolineare come i 300W siano soltanto nominali, mentre il picco raggiunto durante il ciclo di ricarica si è attestato a 290W. Un picco che è stato possibile mantenere solo per pochi secondi, per poi tornare su livelli minori, ma comunque sufficienti per stendere qualsiasi possibile concorrente, a partire proprio da Realme, il cui risultato era già bastato a far convergere sul marchio i riflettori.
A cosa è dovuto il risultato conseguito da Xiaomi per la ricarica cellulare al 100%
A rendere possibile il conseguimento di un risultato di questo genere, sono state alcune innovazioni di non poco conto. La prima è rappresentata dal caricatore Dual GaN 4th Gen, munito di una pompa di carica la cui efficienza raggiunge il 98%.
La nuova architettura 6:2 provvede a sua volta a ridurre le temperature che vengono raggiunte all’interno del circuito di ricarica per effetto di un layout decentralizzato che consente appunto di conseguire il picco di potenza a 290W e di mantenerne una di 280W per due minuti. Da sottolineare che nonostante una grandezza analoga a quella del caricatore da 210W, riesce a raggiungere una maggiorazione di potenza nell’ordine del 43%.
Per quanto riguarda invece la batteria, a permetterle di tollerare 30A in ingresso ha visto la sostituzione del carbonio duro alla grafite e l’aggiunta di sale di litio, dando vita ad un posizionamento disordinato degli ioni di litio, i quali sono in grado di spostarsi più rapidamente. Al fine di garantire elevati standard di sicurezza, sono poi stati inseriti oltre 50 componenti tra il caricatore e il dispositivo, mentre la batteria gode di 5 protezioni hardware aggiuntive allo standard consueto.
Ancora non si sa nulla sui tempi di lancio
Per quanto riguarda i tempi di lancio, la casa cinese non ha per ora fatto sapere praticamente nulla. Si presume comunque, proprio alla luce di una competizione sempre più serrata in questo particolare ambito, che non ci sarà da attendere molto. Considerato che dopo la presentazione della prima ricarica a 210W è passato più di un anno, prima di vederla effettivamente montata su uno smartphone, è lecito attendersi che il suo debutto avvenga a cavallo del 2024.
Non resta che attendere la ora la risposta della concorrenza, di fronte ad un record che in questo momento potrebbe notevolmente sospingere le fortune di Xiaomi. Nel frattempo, però, il brand cinese può permettersi di rifiatare e mettere a punto i piani per approfittare dal punto di vista commerciale del suo nuovo primato.